A Catania dall’11 al 16 settembre la Compagnia Zappalà Danza inaugura il “FIC Fest”per proseguire con la prima assoluta “Rifare Bach” e i dieci spettacoli in programma
In un mondo abbagliato dal mito efficientista del “fare” per “apparire”, la Compagnia Zappalà Danza rompe gli schemi con la scelta della parola suggestione "Pensare" quale motto ispiratore per la prossima stagione ’21- ’22.
Un doveroso - e talora forzato- ritorno all’introspezione, all’ascolto di sé e al silenzio in quanto fonte di ispirazione che Roberto Zappalà ha scelto come filo conduttore della prossima stagione di danza in cartellone presso la sede catanese di Scenario Pubblico, sulla scorta delle riflessioni maturate dalla lettura de Il bisogno di pensare di Vito Mancuso e in ideale continuità con l’ultima stagione di danza andata in scena, intitolata "Maturità".
Rafforzare legami interpersonali, saldare alleanze sono gli ambiziosi ma ineludibili obiettivi nella vita e nell’arte per Zappalà: "Frequentiamo un po’ di più il teatro dal vivo, avremo certamente modo di pensare, riflettere e così provare a migliorare i rapporti umani, certamente tra i fattori che danno un senso alla nostra vita."
A Scenario Pubblico un festival e dieci spettacoli
La ricorrenza dei trent’anni di attività della compagnia Zappalà e dei vent’anni dall’insediamento presso Scenario pubblico troveranno una prima, degna celebrazione nell’imminente debutto del Festival Focolai di Infezione Creativa, occasione di confronto artistico per giovani artisti sperimentatori di provenienza locale ed internazionale giunta quest’anno alla terza edizione.
Ospiti tradizionali e nuovi arrivi metteranno a confronto linguaggi e poetiche talora in stridente contrasto nella prossima stagione performativa presso Scenario Pubblico: i tecnicismi dello Spellbound Contemporary Ballet in antitesi allo stile della Compagnia Abbondanza Bertoni, l’interazione tra linguaggio del corpo e ricerca musicale con coreografi come Helge Letonja e Moritz Ostruschnjak.
L’esplorazione dei complessi rapporti tra generazioni insieme alla crisi generata dalla contrapposizione tra desiderio di comunanza ed irrimediabile solitudine del genere umano saranno gli argomenti delle creazioni di Michela Lucenti per Balletto Civile e di Samir Calixto con la prima assoluta Dido Æneas Us & All.
Da segnalare l’incursione nell’inferno dei lager e delle persecuzioni antiche e recenti per il duo Romania- Odierna con Ka_Be e la conclusione nel segno del “pensare” con Mr. Sign, creazione sul dilemma dell’incomunicabilità a cura di T. H. E. Dance Company, celebre collettivo di danza di Singapore.
La Compagnia Zappalà Danza in Rifare Bach
Momento culminante della stagione in tournée la nuova creazione della Compagnia Zappalà Danza, una performance interamente incentrata sulla musica di J. S. Bach, modello ispiratore essenziale nella ricerca coreografica di Zappalà.
La perfomance, in scena in prima assoluta il 29 settembre 2021 presso il Teatro Politeama di Napoli nell’ambito del Campania Teatro Festival, frutto della coproduzione con alcune tra le principali realtà coreutiche in ambito europeo, sarà preannunciata da un breve inserto nel corso della trasmissione Ricomincio da RaiTre in onda sabato 11 in prima serata.
Nel processo creativo del lavoro Zappalà ha inteso celebrare la “purezza cristallina” del modello bachiano in una totale adesione al “culto dell’immagine e dell’estetica” di baudelairiana memoria, in un auspicato ritorno al contatto con l’integrità del mondo naturale e alla convivenza universale nel rispetto delle differenze individuali.